ecco il nostro uomo |
un giovane Zimby in tutto il suo fascino, che sguardo! |
Collegando quindi i fatti tra loro, io mi chiedo: che tipo di evento può essere mai accaduto durante la loro adolescenza per evocare in loro un simile sadicismo?
Ma non è questo il luogo di discussione.
Ritorniamo alla biografia di Philip. Frequentò il Brooklyn College, poi Yale, poi insegnò alla Columbia e infine approdò a Stanford. Una vita da eterno frequentatore di università. Non lo invidio. O forse un pò si.
A Stanford condusse il già citato "Esperimento carceraio di Stanford" che lo rese famoso in tutto il globo. L'esperimento degenerò e diventò una vera e propria gabbia di matti (a proposito di prigione); una sua studentessa, Christina Maslach, lo rimproverò a tal punto che Zimby, assorto nell'osservazione delle sue scimmiette da laboratorio, si rese conto che non era ancora abbastanza famoso per poter permettersi studi che includevano omicidi e mandò tutti a casa. Purtroppo si dimenticarono di Steve, uno dei prigionieri. La leggenda dice che si trovi ancora nei sotterranei dell'università e che si nutra del viscidume che scende dai muri. Per quanto riguarda Zimby, avendo ormai creato e assistito ad un esperimento che sarebbe rimasto nella storia della psicologia sociale, non rimaneva che fare una cosa per esser considerato degno professore illuminato: sposare una studentessa. E così fece. L'anno dopo sposò proprio lei, la ragazza che gli impose di chiuder bottega: chissà, forse per ripicca. Ritornando alle cose serie.
Zimbardo in una scena di vita quotidiana. Sa anche cucinare la pizza! |
- "Esperimento carcerario di Stanford"
-Effetto lucifero
ciao Laura,
RispondiEliminadal 5 aprile potrai troverare in libreria questo libro con la prefazione di Phil Zimbardo:
http://www.siamouominiecaporali.it/
salve, la ringrazio moltissimo per il suo suggerimento, ho dato un'occhiata al suo sito e mi sembra davvero interessante questo libro! come avrà notato dal blog sono studentessa di psicologia e ho una certa propensione per la psicologia sociale e gli argomenti in proposito; il blog è frutto di un esame passato, e in alcune parti ho usato un tono più ironico (non vorrei che pensasse mi facessi beffe di Zimbardo, anzi, lo ammiro molto). come già detto il libro mi ispira molto e sarà sicuramente il prossimo acquisto :)
EliminaTi consiglio anche il libro di Piero Bocchiaro: "Psicologia del male" edito da Laterza... ;)
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