Molti di voi ricorderanno il terribile
scandalo che venne alla luce nel 2004 in Iraq, presso la prigione
centrale di Baghdad meglio conosciuta come la prigione di Abu Ghraib:
diversi soldati americani torturarono e umiliarono i prigionieri
iracheni detenuti e scattarono molte foto a testimonianza dei loro
abusi.
Questo è un tipico esempio di come
persone ritenute “normali” abbiano subito un simile cambiamento
fino a diventare impressionantemente insensibili e sadiche. Tali
eventi possono trovare correlazione con l'esperimento della prigione
( lo “Esperimento carcerario di Stanford”) di Zimbardo e lo stesso
sociologo venne arruolato come consulente tecnico per analizzare i
processi e le cause, nonché la responsabilità dello scandalo.
Tra i tanti prigionieri se ne annovera
un giovane ragazzo con disturbi mentali che venne soprannominato
dalle guardie il “ragazzo merda” perché costui si ricopriva di
feci ogni giorno; ciò che fecero i soldati per “aiutarlo” fu di
farlo rotolare nella polvere per coprirne la puzza. Perché quel
ragazzo si trovava in quella prigione e non in una clinica per
malattie mentali?
In una relazione
investigativa un Generale, George Fay, si affermò la colpevolezza
del sistema e che fu l'ambiente stesso a creare Abu Ghraib.
“Se dai alle
persone potere senza supervisione ottieni una ricetta per ottenere
abusi.”
Come potevano i
superiori di questi soldati non aver fornito loro una supervisione?
Come è possibile che non venisse coperto alcun ruolo di responsabile
per la prigione? Come può essere credibile che i vertici
dell'esercito non fossero a conoscenza degli abusi perpetuati per ben
tre mesi?
I soldati, dal
canto loro, sapevano benissimo di non aver supervisori, di poter fare
tutto ciò che volevano e che nessuno sarebbe venuto a controllarli.
L'esonero di
responsabilità è un elemento di grande importanza nel disimpegno
morale e ha contribuito in gran parte alla generazione di così tante
azioni crudeli e maligne da parte dei soldati che sicuramente, prima
di essere espatriati e posti a ruolo di guardie di un imponente
carcere iracheno, non risultarono persone disturbate o
disequilibrate.
Senza alcuna
minaccia punitiva da parte del sistema e della società, il potere
può corrompere inesorabilmente e trasformare un individuo normale in
un mostro.
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